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San Nicolò – Giornata dei Distillatori

Il 6 dicembre, in molte zone delle Alpi, non si celebra soltanto la “festa di San Nicolò”: per tutti i distillatori è una vera e propria festa. È un momento in cui ritroviamo le nostre radici e, allo stesso tempo, celebriamo ciò che ci guida ogni giorno: l’arte di trasformare buoni frutti, tempo, esperienza e cura in un distillato limpido, autentico. San Nicolò rappresenta in modo emblematico valori che caratterizzano anche il nostro lavoro: responsabilità, generosità, protezione della comunità e artigianalità fatta con il cuore.

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San Nicolò di Myra è considerato da secoli il patrono dei distillatori e dei mastri acquavitai. Dal punto di vista storico è confermata la sua figura di vescovo e il suo antico culto; la biografia dettagliata si intreccia con leggende che ne hanno costruito la fama di un sostenitore in momenti di difficoltà. I racconti parlano di un uomo capace di vedere, aiutare e proteggere – diventando così, ancora oggi, un esempio per molte professioni. 

In Alto Adige, San Nicolò è indissolubilmente legato alle vive tradizioni dell’Avvento. La sera che precede la sua festa, spesso attraversa i paesi insieme agli “angeli” e alle spaventose figure dei Krampus.

Nicolò è tra i santi con il maggior numero di patronati. Oltre a bambini, mercanti, panettieri o marinai, tradizionalmente protegge anche i distillatori. Lavorando con fuoco ed alti gradi, un patrono della protezione e della prudenza è quindi quanto mai naturale.

Quando il 6 dicembre celebriamo la “Giornata dei Distillatori”, festeggiamo dungque il nostro mestiere: la conoscenza delle materie prime, della fermentazione, della distillazione e dell’invecchiamento. Festeggiamo le persone che lo rendono possibile – il nostro mastro distillatore e il suo team, le nostre collaboratrici e collaboratori, così come i nostri fornitori di frutta e vinaccia. Ma celebriamo anche la qualità, la tradizione e un rapporto rispettoso con la natura e con il tempo.

San Nicolò è un patrono particolarmente adatto perché non rappresenta distanza, ma vicinanza. È simbolo di attenzione verso la comunità. Ed è proprio così che intendiamo il nostro compito: non ci limitiamo a distillare, ma custodiamo la tradizione, raccontiamo il nostro terroir e regaliamo momenti da gustare insieme ai propri cari.

Cosa possiamo imparare da San Nicolò:

  1. La generosità fa parte della qualità
    Nicola dona senza pretendere nulla in cambio. Anche noi investiamo tempo, calma e le migliori materie prime – perché l’eccellenza non si può abbreviare.
  2. Protezione e prudenza fanno parte del mestiere
    La distillazione richiede precisione e rispetto per il processo. Nicola ci ricorda la responsabilità in tutto ciò che facciamo.
  3. La tradizione vive attraverso le persone
    Nicola è diventato vivo grazie ai racconti, e i nostri distillati diventano vivi grazie alle persone che tramandano la tradizione, celebrano insieme il piacere del gusto e coltivano amicizie.

La sua memoria è il 6 dicembre. Per noi questa data è una festa dell’arte della distillazione e uno specchio del nostro lavoro: un patrono della cura, della protezione, della maestria silenziosa e della gioia di donare.

Quando il 6 dicembre le luci dell’Avvento si fanno più luminose, noi di Roner ci prendiamo un momento per dire grazie: per i frutti dell’anno, per la buona collaborazione, per la fiducia dei nostri clienti affezionati. E brindiamo a ciò che ci unisce: l’arte della distillazione, la storia – e San Nicolò, che veglia su entrambe.